Sunday, January 14, 2007

Un altro post polemico...

È vero...ho già dedicato un post a questo argomento, ma sono proprio infastidito, indispettito, irritato dal comportamento di certi bloggers (v. Giowind o il famoso Luga dell'ex Cattoblob, poi diventato Torquemada e infine scomparso dalla rete...forse spostandosi su un dominio ad accesso limitato ai Cristiani battezzati&comunicati&cresimati&sposati/ordinati).

Ieri parlavo con Barxone del commento ad un post di Giowind (che ha fatto il suo ingresso nella lista dei commentatori de Il Blog di Charlie) e lui sosteneva che il post sugli Euro Sloveni fosse scomparso...non ci credevo (mi fido molto di Barx!!!) e oggi ho controllato...in effetti non è stato cancellato, c'è solo un link rotto. Tuttavia, un mio commento sull'ultimo post (Un appunto per il vertice di Caserta) non è stato pubblicato (è infatti attivata la moderazione dei commenti, oltre alla verifica parole)...e sono ormai passati parecchi giorni da quando l'ho lasciato!

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Allo stesso modo, il blog di Luga (che tanto divertiva gli amici delle associazioni cattoliche), dopo aver impedito i commenti in un momento in cui stavano nascendo delle discussioni interessanti (quando infatti in un paio di persone avevamo lasciato delle opinioni che non si allineavano alla media di «GHE RIDIRI LUGA!!!» o «BRAVIZZIMU!!!» o «LUGA SEI PROPRIO UN GENIO!!!»), ha cambiato dominio e ora Dio solo sa dov'è finito!

Mi chiedo: perché la gente ha paura di discutere?! Perché molti Cattolici hanno così paura di qualunque cosa che si discosti dalla normalità?! Riescono a rispondere alle obiezioni che vengono sollevate soltanto citando discorsi e commenti di qualcuno più in alto di loro...quasi avessero paura di sbagliare, avendo un'opinione personale!!! CHE PALLE!

Penso che aggiungerò Giowind a MSN e spero di riuscire a parlargli...


VIVA LA LIBERTÉ!

ABBASSO LA MODERAZIONE DEI COMMENTI!

12 comments:

l'ale said...

appoggio la tua compagna a favore della liberalizzazione dei commenti sui blog...

Anonymous said...

C'è una spiegazione semplice, anche se brutale, del perché moltissime persone (soprattutto quelle sposate a qualche ideologia) hanno paura del confronto:
Il confronto necessita che tutti i partecipanti posseggano dei principi Motivati da difendere, o quantomeno da esporre.
Hai una vaga idea di quanto sia impegnativo trovare valide motivazioni per quello in cui si crede? un dispendio di energie ed un lavoro cerebrale mica da ridere!

Soprattutto quando si cerca di confrontarsi con persone che basano i loro principi su "Quello più potente di me ha detto che si deve fare così, quindi si fa così" non ci si può aspettare un gran feedback. Anzi, proprio per il fatto che si sono sposati un'ideale preconfezionato (molto più semplice da utilizzare) non puoi proprio aspettarti che accettino un confronto! Non avranno nulla di più intelligente da dirti di "Dietro a quello che hai visto c'era Dio" o "Dio l'ha imposto"

Questo discorso non vuole toccare l'argomento Giowind, visto che non ho seguito la vicenda.

Anonymous said...

Quindi?

Anonymous said...

Quindi la gente che modera i commenti «dovrebbe farmi lo shampoo allo scroto

Anonymous said...

Feticista dell'ultima parola

Charlie said...

-------UPDATE-------

Per onor di cronaca, devo dire che Giowind ha infine pubblicato il mio commento al suo ultimo post.

Togliendo dunque parte della mia stizza per questa cosa dal post, rimane però la mia ferma contrarietà alla moderazione dei commenti nei blog, pratica che ritengo illiberale e inutile!

Anonymous said...

bah, è molto più divertente passare agli insulti...

l'ale said...

i commenti sn la parte divertente di molti blog..

Anonymous said...

blog non moderati di merda...
cagoni

me ne vado a farmi colto che c'è il grande fratell...

Anonymous said...

Si riconosce la mano di Berty:
non si capisce cosa intende, non è divertente e soprattutto non "gliene frega un cazzo a nessuno".
(Dimenticavo: è volgare por......)

l'ale said...

asd

Il lato in ombra della collina said...

Essere in qualche modo "cattolico" significa non avere quel minimo di senso critico che imporrebbe di non esserlo. Non avere senso critico significa anche deficitare delle risorse necessarie per poter affrontare autonomamente una discussione.