
Io tengo molto al mio diritto di voto, ma penso: se ad un individuo singolo non venisse riconosciuto questo diritto (privandolo di questa libertà), cosa cambierebbe? Il potere sarebbe ancora in mano al Popolo (che deciderebbe a maggioranza, ancora una volta) e quell'unico voto (mancante) non cambierebbe di fatto nulla nel bilancio complessivo della votazione.
Un individuo, in realtà, non ha quindi una vera Libertà di decidere (perché anche se lui fosse privato di questa libertà, il risultato sarebbe lo stesso), ma ha solo una sensazione di libertà.
Quell'individuo può scegliere di non andare a votare, ma se lo si privasse di questa scelta lui si sentirebbe meno libero, anche se in fin dei conti non è (in pratica) il suo singolo voto che conta.
In quest'ultimo caso, sarebbe la "libertà di espressione su chi vorremmo che fossero i nostri rappresentanti" a venire a mancare (e non la "libertà di decidere chi siano i nostri rappresentanti", libertà che di fatto non abbiamo individualmente), ma è questa la Democrazia? Messa così sembra quasi meno bella di quanto vogliono farci credere...
Tornando alla vita reale...l'università procede; domani inizia anche labo IV, mentre da settimana prossima iniziano i corsi opzionali (Fisica Ambientale da dopodomani).
La sfida tra Giappone e Italia è stata vinta dal Giappone! Tra poco avremo una nuova Toyota Aygo...ne ho vista una in giro e non sembra male... certo che dire addio alla mia cara Accent è davvero dura! Sigh Sigh! Quasi come dire addio al Mondiale Piloti di F1 (speriamo almeno in quello Costruttori, se no chi li regge quelli della Renault per un altro anno a far vedere sfrecciare la loro cavolo di macchinina alla fine di ogni pubblicità?!)
AZIONE DEL GIORNO: pannolini ecologici per i neonati.
9 comments:
io lo stesso pensiero sulla "sensazione" di libertà, che in realtà non si esplica nella pratica, lo faccio tutte le volte che vado a votare..
sai quelle domeniche amttine di voto un po' sonnacchiose???
dunque...la tua discussione mi ricorda un vecchio paradosso
un uomo ricco rimane ricco anche se gli si toglie un euro...
analogamente per un uomo povero...privato di un euro resta povero...
dunque se l'uomo ricco inizia a dare un euro all'uomo povero rimane ricco e l'altro povero...
ma ripetilo un milione di volte...
di fatto è vero che privando un singolo elettore del diritto di voto ciò non influisce minimamente sulla votazione...così come cambiando una funzione su un insieme di misura nulla il suo integrale non varia...ma se si privasse la nazione di un insieme di misura non nulla di elettori si avrebbe una modifica nel potere decisionale...
piuttosto il problema di libertà talvolta si pone nello scegliere " quale dei due pirla devo votare? "
meno male che ci sono i no-euro
la libertàààà non è star sopra un alberooooooooooooooo
symo smetti di farti le canne =P
caro anonimo, questo denota la tua ignoranza musicale. Si trattava di una chiara citazione alla canzone "La libertà" di Giorgio Gaber, anno 1972.
Sigh! Probabilmente l'aveva capito anche Charlie!
ohhh, ma questo blog si ammuffisce sempre di più ogni giorno che passa!
ma charlie ha perso la vena poetica?
sabato andiamo a cernobbio che c'è calderoli?
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